Come sempre, ci piace iniziare l'introduzione al nuovo diario-monologo del nostro Francesco Rapaccioni, con una frase tratta dal diario stesso. L'incipit, in questo caso.
Questa volta il nostro Francesco si "concede" un po' di più. Ci racconta qualcosa in più dei retroscena che stanno dietro ogni suo viaggio. Scopriamo ad esempio, che Francesco nei suoi viaggi, ne compie sempre uno parallelo, all'interno dei libri che si porta dietro. Questa volta Guerra e Pace di Tolstoj fa da sfondo contrastante alla vitalità del Marocco, del suo fascino e delle sue contraddizioni.
Più che monologo, questa volta il diario ha un taglio quasi romanzesco, più divertito e frizzante. Con alcuni episodi al limite dell'avventura!
Sempre grande dettaglio, inoltre, per la cucina del luogo, con minuziosa descrizione dei piatti tipici marocchini. Anche quelli meno conosciuti. Un altro Marocco anche in questo senso.
Sembra quasi di sentirne i profumi...
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